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La solidaggine è considerata un vero toccasana per le vie urinarie.
La solidaggine, il cui nome botanico è Solidago virga-aurea L., è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae (la stessa della più comune camomilla); è caratterizzata da un lungo fusto (circa 1 metro di altezza) di colore rosso violaceo sulla cui parte superiore sono presenti delle infiorescenze, riunite in grappoli, di colore giallo dorato, le foglie sono alterne, ovali, allungate, vellutate e dai bordi ruvidi.
Conosciuta anche come verga d’oro cresce spontanea in Europa, Nord America ed Asia sia nelle zone collinari che in quelle montane, oltre i 2000 metri ci si imbatte nella sottospecie alpestris, di dimensioni minori.
Le parti aeree della solidaggine sono conosciute e utilizzate da secoli nella medicina tradizionale come rimedi antinfiammatori, diuretici, per il trattamento di infiammazioni delle vie urinarie, nella calcolosi renale e nella cistite. Secondo l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) la verga d’oro è una delle specie più utilizzate e studiate del genere Solidago in Europa.
La solidaggine ha una diversità di usi medicinali nei territori in cui è diffusa. Probabilmente i suoi usi etnofarmacologici più noti sono legati a disturbi renali, infezioni del tratto urinario e malattie prostatiche.
Infusi o decotti preparati dalla Verga d’oro europea sono usati nella medicina tradizionale in molte parti del mondo per i suoi effetti antibatterici e antinfiammatori, compresa l’infiammazione della cavità orale e della gola, se usati come colluttorio.
Gli effetti diuretici sono stati attribuiti alla frazione flavonoide (in particolare quercetina e suoi derivati), che ha dimostrato un aumento del flusso ematico renale e della concentrazione plasmatica dei peptidi natriuretici, che hanno forti proprietà diuretiche.
Effetti antinfiammatori e antiossidanti
Si ritiene che il leiocarposide, gli acidi polifenolici, i flavonoidi e le saponine esercitino un’attività sinergica nel mostrare gli effetti antinfiammatori e l’attività antiossidante.
L’inibizione della divisione cellulare batterica, la compromissione delle membrane cellulari all’interno della cellula con conseguente lisi della stessa sono ritenuti i potenziali meccanismi per gli effetti antibatterici ed è stato attribuito a diversi gruppi fitochimici: acidi fenolici e flavonoidi, terpeni e oli essenziali, isomeri dell’estere matricaria e diterpeni di tipo clerodante. I biofilm di Candida albicans sono comunemente associati alle infezioni orali, si è scoperto che un estratto grezzo della Verga d’oro è un potente inibitore della formazione del biofilm inibendone, quindi, la crescita.
Hieronymus Bock, uno dei primi botanici moderni, già nel 1500, ritenne che le popolazioni germaniche usassero la pianta per scopi medicinali, menzionando che la consideravano un'”erba miracolosa” (Wunderkraut). Si ritiene che lo stesso Martin Lutero, avesse una buona opinione sulla Verga d’oro e la usasse spesso per prendersi cura delle sue infermità fisiche. Attualmente, un uso ben consolidato è accettato in Germania per le malattie infiammatorie delle vie urinarie, la renella e l’urolitiasi. Viene utilizzata una varietà di estratti, in particolare estratti secchi ottenuti dalle parti aeree. Per uso esterno (cute) le foglie fresche sono utilizzate in caso di in ascessi e ferite sia per l’attività antibatterica che cicatrizzante.
Nella Repubblica Ceca un prodotto medicinale a base di erbe ottenuto dalla verga d’oro è incluso nella propria Farmacopea dal 2009. Una bevanda ottenuta dalle parti aeree della pianta viene utilizzata come trattamento coadiuvante in condizioni infiammatorie del sistema urinario, nonché per la prevenzione dei calcoli renali e vescicali.
In Polonia tradizionalmente, l’infuso di solidaggine è utilizzato come diuretico e come coadiuvante nel trattamento di disturbi delle vie urinarie. Inoltre per le sue proprietà disinfettanti è utile nell’accelerare la guarigione delle ferite e nella cura della pelle.
Nella medicina popolare russa, la verga d’oro viene utilizzata per una varietà di condizioni, dai calcoli biliari all’indigestione, dai reumatismi alla gotta. Per uso esterno, le foglie fresche sono usate nelle formazioni ascessuali. Nella tradizione popolare è anche conosciuta come agente emostatico e astringente, nonché un buon rimedio per le malattie respiratorie (tonsillite, laringite, malattie respiratorie acute), calcoli biliari e tubercolosi polmonare.
In Bulgaria, le parti aeree della solidaggine sono utilizzate come diuretico, antipertensivo ed espettorante, nonché nella terapia del deficit della funzione renale e della gotta.
La Solidago non è indicata nelle donne in gravidanza e in allattamento e per le persone con insufficienza renale cronica.
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